giovedì 29 settembre 2011

Home- east irpinia


Sabato e domenica prossima c’è il Festival Home in Irpinia d’Oriente. L’idea è della scuola Holden di Torino, ma i paesi sono i nostri e nostri sono anche i giovani artisti che affiancheranno artisti già affermati. Ci sono tutti gli ingredienti per vivere due giornate all’insegna del motto: piccolo paese, grande vita. Eppure in ogni vigilia di un evento importante l’Irpinia ti dà sempre un senso di incertezza, come se non volesse saperne degli affanni di chi vuole scardinare antiche pigrizie.
In questo caso la scuola Holden ci ha messo davvero un grande impegno, forse anche perché la direttrice è l’irpina Lea Iandiorio. Il festival ha tutti i numeri per essere considerato una grande opportunità. Nessuno immagina che la cultura possa risolvere i gravi problemi della nostra provincia, ma almeno può venirne un incoraggiamento a credere di più in questi luoghi.
Sarebbe bello se l’Irpinia d’Oriente fosse invasa da tante persone, curiose di vedere gli spettacoli in programma, ma anche i luoghi in cui si svolgono. In fondo il festival è solo un fiocco, una confezione per avvicinare ai paesi, ai paesaggi. L’iniziativa della scuola Holden realizza un intreccio tra quello che c’è qui e quello che c’è fuori. Non è una manifestazione strapaesana,  non è un caso di colonialismo culturale. Abbiamo già avuto il colonialismo eolico che sta rubando all’Irpinia d’Oriente la sua risorsa più grande.
È il momento, a cominciare dalla produzione culturale, di valorizzare le nostre cose senza esaltarci troppo e senza deprimerci più del dovuto. Il mondo è spento e chiuso. Le nostre terre possono essere un piccolo spiraglio. In fondo c’è bisogno solo di dare un po’ di attenzione a quello che accade.
Sabato e domenica ci sono belle esperienze a portata di mano. Questo festival è un dono, non solo perché gli spettacoli sono gratuiti, è un dono perché chi ci ha lavorato per tanti mesi l’ho ha fatto con passione, a dispetto delle incurabili diffidenze delle nostre contrade. E allora aspettiamo in Irpinia d’Oriente chi sa ammirare, chi sa essere lieto di ciò che siamo.

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