Cala il sipario sull’Home Festival Irpinia d’Oriente, manifestazione organizzata nell'ambito di ‘Giovani Energie in Comune’, progetto promosso dal Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall'Anci - Associazione Nazionale Comuni Italiani e nato da una collaborazione tra la prestigiosa Scuola Holden di Torino con le amministrazioni comunali di Bisaccia, Aquilonia, Monteverde, Morra De Sanctis e Rocca San Felice.
Sono state due giornate intensissime attraverso le cinque comunità altirpine; intense per gli otto selezionati giovani finalisti, tutti provenienti dalla provincia di Avellino, che hanno portato in scena le proprie performance; intense per gli ospiti di rilievo nazionale e internazionale che hanno animato e incontrato le persone con le loro esibizioni; intense per tutto lo staff che da mesi era al lavoro per la riuscita del festival; intense per gli abitanti dei paesi protagonisti, che hanno vissuto per due giorni sotto i riflettori, ma a modo loro, facendo assaporare sapori, colori e ritmi a tanti visitatori che sono giunti su un territorio poco conosciuto e con potenzialità turistico-culturali espresse, finora, solo in piccola parte.
La scommessa vinta da chi ha creduto nell’Home Festival è stata quella di rilanciare attraverso una due giorni aperta a tutti, che ha fatto il paio con un percorso di promozione, supporto, formazione e valorizzazione dei talenti della provincia, con il chiaro intento di andare oltre l’evento, con l’ambizione di valorizzare l’Irpinia d’Oriente complessivamente, puntando su cultura, arte, scambio, accoglienza e ospitalità.
È stato successo anche sul piano delle cifre, visto che, nei due giorni della manifestazione, hanno percorso e vissuto i borghi e le dimore altirpine centinaia di visitatori, che hanno riempito tutte le location delle performance e affollato le passeggiate, gli spazi di degustazione e i laboratori allestiti.
Per chi ha vissuto in prima persona questa esperienza c’è la consapevolezza di esser stato protagonista di un percorso, di un momento ambizioso e di rottura per quest’area e, allo stesso tempo, c’è la speranza di non perdersi di vista e…perché no, cominciare quanto prima a mettersi al lavoro per l’Home Festival edizione 2012.
Sono state due giornate intensissime attraverso le cinque comunità altirpine; intense per gli otto selezionati giovani finalisti, tutti provenienti dalla provincia di Avellino, che hanno portato in scena le proprie performance; intense per gli ospiti di rilievo nazionale e internazionale che hanno animato e incontrato le persone con le loro esibizioni; intense per tutto lo staff che da mesi era al lavoro per la riuscita del festival; intense per gli abitanti dei paesi protagonisti, che hanno vissuto per due giorni sotto i riflettori, ma a modo loro, facendo assaporare sapori, colori e ritmi a tanti visitatori che sono giunti su un territorio poco conosciuto e con potenzialità turistico-culturali espresse, finora, solo in piccola parte.
La scommessa vinta da chi ha creduto nell’Home Festival è stata quella di rilanciare attraverso una due giorni aperta a tutti, che ha fatto il paio con un percorso di promozione, supporto, formazione e valorizzazione dei talenti della provincia, con il chiaro intento di andare oltre l’evento, con l’ambizione di valorizzare l’Irpinia d’Oriente complessivamente, puntando su cultura, arte, scambio, accoglienza e ospitalità.
È stato successo anche sul piano delle cifre, visto che, nei due giorni della manifestazione, hanno percorso e vissuto i borghi e le dimore altirpine centinaia di visitatori, che hanno riempito tutte le location delle performance e affollato le passeggiate, gli spazi di degustazione e i laboratori allestiti.
Per chi ha vissuto in prima persona questa esperienza c’è la consapevolezza di esser stato protagonista di un percorso, di un momento ambizioso e di rottura per quest’area e, allo stesso tempo, c’è la speranza di non perdersi di vista e…perché no, cominciare quanto prima a mettersi al lavoro per l’Home Festival edizione 2012.